LE TAPPE DEL RADDOPPIO ROMA-PESCARA

2002

Si avviano gli studi di fattibilità di sette collegamenti ferroviari nel Mezzogiorno d’Italia individuati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), compreso quello Roma-Pescara. Obiettivo è rendere competitivo il sistema ferroviario rispetto alle altre modalità di trasporto e migliorare i tempi di percorrenza.

 

2004

Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) approva le soluzioni progettuali relative alle tratte Pescara-Chieti, Chieti-Sulmona e Sulmona-Roma che compongono l’intera linea Roma-Pescara.

 

2008

Rfi presenta al Mit il progetto preliminare, che per le tre tratte della linea Roma-Pescara sviluppa lo studio dei raddoppi e delle varianti individuati nel precedente studio di fattibilità.

 

2016

Viene stipulato un Accordo quadro tra Rfi e Regione Abruzzo che prevede un incremento di servizi di trasporto pubblico locale (Tpl) su ferro a livello regionale.

 

2017

Il Comitato valutazione investimenti esprime parere favorevole alla redazione della progettazione definitiva e delle successive fasi progettuali degli interventi tra Pescara e Chieti.

 

2020

Viene sottoscritto il Protocollo di intesa tra Mit, Regione Abruzzo, Regione Lazio e Rfi per la costituzione di un gruppo di lavoro per il potenziamento del collegamento ferroviario Roma-Pescara. Il Gdl individua due sub tratte prioritarie: Roma-Avezzano e Sulmona-Chieti. L’intervento sulla Sulmona-Chieti, che interessa attualmente circa 50 km di linea, viene suddiviso in 4 tratte funzionali, di cui le prime due – Interporto-Manoppello e Manoppello-Scafa – sono quelle oggi sottoposte a dibattito pubblico.

 

2021

Inizia la fase progettuale finalizzata all’affidamento dei lavori. Il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara viene inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – Next Generation. Nello stesso anno si arriva al progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte). Per raggiungere gli obiettivi prefissati, le opere finanziate dalla Comunità europea dovranno essere realizzate entro il 2026.

 

2022

Si avvia il dibattito pubblico.